Differenze tra le versioni di "Strutture tecnologiche e impatto sul paesaggio"
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− | Il comune è interessato da due grandi opere (vedi sequenza fotografica strutture tecnologiche e impatto sul paesaggio sequenza fotografie satellitari strutture tecnologiche e impatto sul paesaggio) che producono impatto visivo sulle risorse paesaggistiche da una parte l’istallazione delle pale eoliche (vedi [https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_eolico_dei_Poggi_Alti]) sui crinali di Murci dall’altra la linea dell’elettrodotto Suvereto-Montalto che taglia trasversalmente in direzione nord-sud la superficie comunale. A queste progressivamente si associano altre piccole strutture quali antenne per telefonia mobile e fissa localizzate nella porzione nord-ovest del capoluogo. Gli elementi tecnologici che producono impatto sul paesaggio sono rilevabili in quanto risulta preponderante una sorta di principio di sovrapposizione indifferenziato rispetto all’'ossatura stratificata degli elementi che tale paesaggio compone. Per quanto riguarda il caso dell'impianto eolico di Poggi Alti si possono fare alcune considerazioni di carattere estetico - percettivo senza per questo inficiare l'aspetto tecnologico riferito alla realizzazione e il suo impatto in quanto struttura. Infatti se da una certa distanza si prende in considerazione la tessitura e le scansioni fondiarie che determinano l'assetto paesistico si noterà come le torri eoliche determinino un massiccio fuori scala rispetto alla trama minuta e sedimentata degli elementi che contribuicono all'immagine paesistica complessiva. Se al contrario ci avviciniamo fin sotto le torri progressivamente tali elementi vengono assorbiti fino alla scomparsa della percezione della tessitura minuta del contesto e la torre risulta un elemento di spicco in quanto tale senza un diretto rapporto con il contesto. Paradossalmente se il contesto e lo sfondo invece di essere caratterizzati da una trama minuta di elementi tipici del paesaggio agrario locale siepi campi chiusi piccoli boschi a spalletta oliveti e vigneti calibrati sull'autoconsumo fossero costituiti da grandi superfici indifferenziate boschi a macchia seminativi da monocoltura pascoli non recintati specchi d'acqua la presenza delle torri eoliche avrebbe effetto di catalizzatore a cui seguirebbe una minor consistenza dell'impatto generato (''il parco eolico''). Lo stesso effetto si avrebbe se la collocazione risultasse in una zona collocata in pianura dove per effetto ottico il punto di visuale non consente di cogliere tutta la stratificazione degli elementi costitutivi del paesaggio come nella osservazione di un versante che risale verso il crinale. Per rendere più chiaro il concetto si pensi all'impatto che genera la centrale di Montalto di castro che ha il mare come sfondo e una vasta pianura come riferimento territoriale. L'oggetto tecnologico pur avendo una struttura di gran lunga superiore a quella delle torri eoliche paradossalmente ci sembra produrre meno impatto proprio per la forza catalizzatrice che assume a scala territoriale. Lo stesso concetto può essere preso in considerazione per la linea di alta tensione Suvereto-Montalto . Qui si assiste ad una definizione territoriale che non solo esula completamente dalle strutture paesistiche che la contengono ma tende a condizionarne i comportamenti e ad imporre estese fasce di rispetto in relazione ai potenziali usi. Occorre inoltre tener presente la temporaneità dell'impianto eolico. infatti alla scadenza della convenzione esso potrà essere smantellato e i terreni torneranno alla loro funzione originaria. Occorre anche valutare la possibilità di localizzare altri impianti di produzione di energia a livello locale anche impianti con diversa modalità di produzione. | + | Il comune è interessato da due grandi opere (vedi [[sequenza fotografica strutture tecnologiche e impatto sul paesaggio]] [[sequenza fotografie satellitari strutture tecnologiche e impatto sul paesaggio]]) che producono impatto visivo sulle risorse paesaggistiche da una parte l’istallazione delle pale eoliche (vedi [https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_eolico_dei_Poggi_Alti]) sui crinali di Murci dall’altra la linea dell’elettrodotto Suvereto-Montalto che taglia trasversalmente in direzione nord-sud la superficie comunale. A queste progressivamente si associano altre piccole strutture quali antenne per telefonia mobile e fissa localizzate nella porzione nord-ovest del capoluogo. Gli elementi tecnologici che producono impatto sul paesaggio sono rilevabili in quanto risulta preponderante una sorta di principio di sovrapposizione indifferenziato rispetto all’'ossatura stratificata degli elementi che tale paesaggio compone. Per quanto riguarda il caso dell'impianto eolico di Poggi Alti si possono fare alcune considerazioni di carattere estetico - percettivo senza per questo inficiare l'aspetto tecnologico riferito alla realizzazione e il suo impatto in quanto struttura. Infatti se da una certa distanza si prende in considerazione la tessitura e le scansioni fondiarie che determinano l'assetto paesistico si noterà come le torri eoliche determinino un massiccio fuori scala rispetto alla trama minuta e sedimentata degli elementi che contribuicono all'immagine paesistica complessiva. Se al contrario ci avviciniamo fin sotto le torri progressivamente tali elementi vengono assorbiti fino alla scomparsa della percezione della tessitura minuta del contesto e la torre risulta un elemento di spicco in quanto tale senza un diretto rapporto con il contesto. Paradossalmente se il contesto e lo sfondo invece di essere caratterizzati da una trama minuta di elementi tipici del paesaggio agrario locale siepi campi chiusi piccoli boschi a spalletta oliveti e vigneti calibrati sull'autoconsumo fossero costituiti da grandi superfici indifferenziate boschi a macchia seminativi da monocoltura pascoli non recintati specchi d'acqua la presenza delle torri eoliche avrebbe effetto di catalizzatore a cui seguirebbe una minor consistenza dell'impatto generato (''il parco eolico''). Lo stesso effetto si avrebbe se la collocazione risultasse in una zona collocata in pianura dove per effetto ottico il punto di visuale non consente di cogliere tutta la stratificazione degli elementi costitutivi del paesaggio come nella osservazione di un versante che risale verso il crinale. Per rendere più chiaro il concetto si pensi all'impatto che genera la centrale di Montalto di castro che ha il mare come sfondo e una vasta pianura come riferimento territoriale. L'oggetto tecnologico pur avendo una struttura di gran lunga superiore a quella delle torri eoliche paradossalmente ci sembra produrre meno impatto proprio per la forza catalizzatrice che assume a scala territoriale. Lo stesso concetto può essere preso in considerazione per la linea di alta tensione Suvereto-Montalto . Qui si assiste ad una definizione territoriale che non solo esula completamente dalle strutture paesistiche che la contengono ma tende a condizionarne i comportamenti e ad imporre estese fasce di rispetto in relazione ai potenziali usi. Occorre inoltre tener presente la temporaneità dell'impianto eolico. infatti alla scadenza della convenzione esso potrà essere smantellato e i terreni torneranno alla loro funzione originaria. Occorre anche valutare la possibilità di localizzare altri impianti di produzione di energia a livello locale anche impianti con diversa modalità di produzione. |
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il nuovo piano territoriale di coordinamento della provincia di Grosseto adottato nel aprile 2009 redige per la zona di Scansano 3 schede di sintesi descrittiva e progettuale le schede relative alle u.m.t. unità morfologiche territoriali r8u800u82e1u800 le colline di Scansano r8u800u82e2u800 crinali di Murci e Poggioferro e r10u800u82e1u800 alta valle dell'Albegna (vedi [[File:schede ptc.pdf]]) . Premessa siamo qui per parlare di sviluppo delle rinnovabili ed in particolar modo del fotovoltaico. In provincia di Grosseto come del resto in tutta Italia dopo anni di difficoltà e di divulgazione finalmente questa tipologia di impianti e i meccanismi incentivanti che li regolano sono a conoscenza di tutti e l’interesse è ormai diffuso. diffusa è anche la convinzione che è importante e necessaria la costruzione di tali impianti siano essi per uso domestico o aziendale. In questi anni abbiamo visto crescere di pari passo tutto ciò che è collegato ad esso come ad esempio le aziende locali e nazionali i prodotti assicurativi i prodotti finanziari le norme comunali provinciali regionali e statali. Questo percorso di crescita è passato da varie fasi ognuna l’evoluzione dell’alt ... | il nuovo piano territoriale di coordinamento della provincia di Grosseto adottato nel aprile 2009 redige per la zona di Scansano 3 schede di sintesi descrittiva e progettuale le schede relative alle u.m.t. unità morfologiche territoriali r8u800u82e1u800 le colline di Scansano r8u800u82e2u800 crinali di Murci e Poggioferro e r10u800u82e1u800 alta valle dell'Albegna (vedi [[File:schede ptc.pdf]]) . Premessa siamo qui per parlare di sviluppo delle rinnovabili ed in particolar modo del fotovoltaico. In provincia di Grosseto come del resto in tutta Italia dopo anni di difficoltà e di divulgazione finalmente questa tipologia di impianti e i meccanismi incentivanti che li regolano sono a conoscenza di tutti e l’interesse è ormai diffuso. diffusa è anche la convinzione che è importante e necessaria la costruzione di tali impianti siano essi per uso domestico o aziendale. In questi anni abbiamo visto crescere di pari passo tutto ciò che è collegato ad esso come ad esempio le aziende locali e nazionali i prodotti assicurativi i prodotti finanziari le norme comunali provinciali regionali e statali. Questo percorso di crescita è passato da varie fasi ognuna l’evoluzione dell’alt ... | ||
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Versione attuale delle 11:25, 18 lug 2022
Convivenza e inserimento a minor impatto possibile di tutte le strutture tecnologiche nel paesaggio del comune di Scansano.
Il comune è interessato da due grandi opere (vedi sequenza fotografica strutture tecnologiche e impatto sul paesaggio sequenza fotografie satellitari strutture tecnologiche e impatto sul paesaggio) che producono impatto visivo sulle risorse paesaggistiche da una parte l’istallazione delle pale eoliche (vedi [1]) sui crinali di Murci dall’altra la linea dell’elettrodotto Suvereto-Montalto che taglia trasversalmente in direzione nord-sud la superficie comunale. A queste progressivamente si associano altre piccole strutture quali antenne per telefonia mobile e fissa localizzate nella porzione nord-ovest del capoluogo. Gli elementi tecnologici che producono impatto sul paesaggio sono rilevabili in quanto risulta preponderante una sorta di principio di sovrapposizione indifferenziato rispetto all’'ossatura stratificata degli elementi che tale paesaggio compone. Per quanto riguarda il caso dell'impianto eolico di Poggi Alti si possono fare alcune considerazioni di carattere estetico - percettivo senza per questo inficiare l'aspetto tecnologico riferito alla realizzazione e il suo impatto in quanto struttura. Infatti se da una certa distanza si prende in considerazione la tessitura e le scansioni fondiarie che determinano l'assetto paesistico si noterà come le torri eoliche determinino un massiccio fuori scala rispetto alla trama minuta e sedimentata degli elementi che contribuicono all'immagine paesistica complessiva. Se al contrario ci avviciniamo fin sotto le torri progressivamente tali elementi vengono assorbiti fino alla scomparsa della percezione della tessitura minuta del contesto e la torre risulta un elemento di spicco in quanto tale senza un diretto rapporto con il contesto. Paradossalmente se il contesto e lo sfondo invece di essere caratterizzati da una trama minuta di elementi tipici del paesaggio agrario locale siepi campi chiusi piccoli boschi a spalletta oliveti e vigneti calibrati sull'autoconsumo fossero costituiti da grandi superfici indifferenziate boschi a macchia seminativi da monocoltura pascoli non recintati specchi d'acqua la presenza delle torri eoliche avrebbe effetto di catalizzatore a cui seguirebbe una minor consistenza dell'impatto generato (il parco eolico). Lo stesso effetto si avrebbe se la collocazione risultasse in una zona collocata in pianura dove per effetto ottico il punto di visuale non consente di cogliere tutta la stratificazione degli elementi costitutivi del paesaggio come nella osservazione di un versante che risale verso il crinale. Per rendere più chiaro il concetto si pensi all'impatto che genera la centrale di Montalto di castro che ha il mare come sfondo e una vasta pianura come riferimento territoriale. L'oggetto tecnologico pur avendo una struttura di gran lunga superiore a quella delle torri eoliche paradossalmente ci sembra produrre meno impatto proprio per la forza catalizzatrice che assume a scala territoriale. Lo stesso concetto può essere preso in considerazione per la linea di alta tensione Suvereto-Montalto . Qui si assiste ad una definizione territoriale che non solo esula completamente dalle strutture paesistiche che la contengono ma tende a condizionarne i comportamenti e ad imporre estese fasce di rispetto in relazione ai potenziali usi. Occorre inoltre tener presente la temporaneità dell'impianto eolico. infatti alla scadenza della convenzione esso potrà essere smantellato e i terreni torneranno alla loro funzione originaria. Occorre anche valutare la possibilità di localizzare altri impianti di produzione di energia a livello locale anche impianti con diversa modalità di produzione.
Occorre valutare le azioni mitigatorie più vantaggiose in termini di costi efficacia.
Una possibile azione è il parziale interramento della linea Suvereto-Montalto o una sua maggiore mitigazione soprattutto quando risulta essere più evidente passaggio dalle superfici boscate ai terreni frazionati a coltura mista.
Altra possibile soluzione potrebbe essere l'individuazione di un colore o di una serie di colori che possano risultare meno impattanti dal punto di vista visivo.
Possibilità di integrare l'impianto eolico all'interno di un percorso che metta in relazione le attrattive museali del comune con il museo della tecnologia eolica. Un percorso che colleghi i musei storici legati al passato del territorio con un museo del futuro.
uso del suolo/scansione fondiaria
villaggio aperto costituito da singoli nuclei
zona archeologica Ghiaccio Forte
Il parco eolico
- Gamesa energia Italia, Studio di verifica di compatibilità ambientale parco eolico Poggi Alti, giugno 2003 Queste considerazioni sono riportate nello studio di compatibilità ambientale effettuato per conto del comune; in questo elaborato vengono esaminate più dettagliatamente queste considerazioni e poi viene elaborata una matrice nella quale con diversi pesi si ottiene l'incidenza che tale opera ha sul paesaggio (vedi File:Studio compatibilità ambientale - paesaggio.pdf). L'intera relazione di compatibilità è riassunta molto brevemente nel paragrafo delle conclusioni (vedi File:Studio compatibilità ambientale - conclusioni.pdf).
Il territorio di Scansano nel PTC
- provincia di Grosseto, Piano territoriale di coordinamento, aprile 2009
il nuovo piano territoriale di coordinamento della provincia di Grosseto adottato nel aprile 2009 redige per la zona di Scansano 3 schede di sintesi descrittiva e progettuale le schede relative alle u.m.t. unità morfologiche territoriali r8u800u82e1u800 le colline di Scansano r8u800u82e2u800 crinali di Murci e Poggioferro e r10u800u82e1u800 alta valle dell'Albegna (vedi File:Schede ptc.pdf) . Premessa siamo qui per parlare di sviluppo delle rinnovabili ed in particolar modo del fotovoltaico. In provincia di Grosseto come del resto in tutta Italia dopo anni di difficoltà e di divulgazione finalmente questa tipologia di impianti e i meccanismi incentivanti che li regolano sono a conoscenza di tutti e l’interesse è ormai diffuso. diffusa è anche la convinzione che è importante e necessaria la costruzione di tali impianti siano essi per uso domestico o aziendale. In questi anni abbiamo visto crescere di pari passo tutto ciò che è collegato ad esso come ad esempio le aziende locali e nazionali i prodotti assicurativi i prodotti finanziari le norme comunali provinciali regionali e statali. Questo percorso di crescita è passato da varie fasi ognuna l’evoluzione dell’alt ...
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