Villaggio aperto costituito da singoli nuclei
Villaggio aperto costituito da singoli nuclei
Il villaggio aperto costituito da nuclei si compone di piccoli nuclei di abitazioni che originariamente erano abitati da interi nuclei familiari infatti mantengono per identificarli tutt'ora il nome della famiglia che li abitava. Si sviluppano talvolta su piccoli slarghi o piazzette. La perdita di tale tipologia insediativa produrrà una perdita di identificazione storica e paesaggistica.
Le frazioni di Pancole, di Murci e Poggioferro (vedi [1] [2]) rappresentano i treu800 villaggi aperti con questa tipologia insediativa del comune di Scansano (vedi sequenza fotografica villaggi aperti costituiti da singoli nuclei sequenza fotografie satellitari villaggi aperti costituiti da singoli nuclei). Il piano strutturale di Scansano indica come queste aree debbano essere riaffermate come centralità locali oltre che migliorate con una dotazione maggiore di servizi i villaggi aperti nel piano strutturale. I villaggi aperti sono forse presenti nel territorio scansanese dal tardo medioevo ma ebbero il loro maggiore sviluppo nell'800 (i villaggi aperti nell’800). Tali tipologie insediative sono caratteristiche dell'intero territorio toscano (i villaggi aperti in Toscana). Essi si sono sviluppati soprattutto per interessi e fini di tipo economico legato soprattutto all'economia armentizia (i villaggi aperti in Maremma) e per questo posti lungo la viabilità di dogana o agli incroci di più dogane (i villaggi aperti di Scansano). La vita di questi villaggi si svolgeva seguendo i ritmi dell'economia principale (la vita dei villaggi aperti) . Altro esempio di questa tipologia potrebbe essere individuato in Pancole. Infatti questa frazione si è sviluppata nelle vicinanze della fattoria lì presente. Questa fattoria rappresenta un chiaro esempio di tipologia edilizia Sergardi segno distintivo della famiglia che la edificava come Montepò; essa presenta facciate costruite con materiali poveri e non intonacati la scaletta con loggia tipico podere toscano. Tuttavia se in futuro vi fosse la necessità di dover edificare in quelle zone a causa di un forte sviluppo demografico o di forti pressioni economiche si ritiene opportuno poter ripensare alla possibilità di saldare questi nuclei al fine di evitare un ulteriore consumo di suolo e un incremento eccessivo dei costi di urbanizzazione e di manutenzione sia per i privati che per il comune.
Mantenimento di tale struttura insediativa con le caratteristiche attuali. Evitando che i singoli nuclei si saldino in un tessuto urbano indifferenziato. Tutto ciò al fine di non snaturare la tipologia insediativa sviluppatasi ed evitare la non riconoscibilità da parte degli abitanti nel loro territorio. Se però vi fosse necessità in futuro di nuove forti espansioni edilizie in quelle zone si ritiene opportuno edificare fra i nuclei al fine di non occupare nuovi suoli.
espansione dell’abitato e omologazione dei nuclei
I villaggi aperti nell'800
- Repetti Emanuele, Dizionario geografico storico della Toscana, presso l’autore editore, 1841
- Zuccagni-Orlandini Attilio, Indicatore topografico della Toscana granducale, Giuseppe Polverini editore, 1856
Al 1833 Emanuele Repetti descriveva in maniera molto sommaria e sbrigativa soprattutto sotto l'aspetto geografico la comunità di Pancole (vedi File:Dizionario geografico storico della toscana – pancole.pdf). Al contrario la comunità di Murci veniva analizzata in maniera più dettagliata sia sotto il punto geografico che storico. Essa però non veniva descritta sotto il punto di vista della tipologia degli insediamenti (vedi File:Dizionario geografico storico della toscana – murci.pdf). Pochi anni dopo nel 1859 Zuccagni-Orlandini enumerava la popolazione di Murci 521 ab. al 1845 e0 la stessa popolazione 484 dieci anni dopo; si può notare come lo spopolamento del paese era già in atto ben 150 anni fa (vedi File:Zuccagni-orlandini – murci.pdf). Invece nello stesso periodo la popolazione di Pancole aumento di 13 unità passando da 186 a 199 abitanti (vedi File:Zuccagni-orlandini – pancole.pdf). La ragione di queste annotazioni ottocentesche forse risiede nel fatto che già all’epoca tali agglomerati risultassero elementi particolari in un quadro insediativo di matrice tardomedievale che nel contesto maremmano evidenziava strutture murate di una certa consistenza a presidio di vaste aree sottopopolate nelle quali era pressochè assente la mezzadria poderale e quindi l'insediamento sparso sulle quali esercitava giurisdizione politica e amministrativa.
I villaggi aperti in toscana
La matrice insediativa del villaggio aperto nella Toscana sei-ottocentesca era ben localizzata e strutturalmente identificativa delle aree montane del casentino della montagna pistoiese e lucchese dello stesso Monte Amiata; luoghi nei quali la stretta economia di sussistenza legata ad una massiccia emigrazione stagionale configurava economie e insediamenti strettamenti connessi all'uso delle risorse.
I villaggi aperti in maremma
- Detti Fabio, Transumanza emigrazione ed insediamento - la Toscana meridionale e i nuovi villaggi in età moderna, Dottorato di ricerca in Storia urbana e rurale presso l'Università degli studi di Perugia
La formazione dei villaggi aperti nella collina maremmana è invece da correlare in gran parte a quel processo sviluppatosi dalla seconda metà del cinquecento e soprattutto durante il seicento nel quale l'economia armentizia dovuta alle transumanze e la comparsa di figure professionali di supporto è constestuale e funzionale alla progressiva privatizazione delle superfici pubbliche per la formazione di feudi e bandite alineate (vedi File:Detti - montorgiali e pancole.pdf).
I villaggi aperti di Scansano
- Calzolai Lidia e Marcaccini Paolo, L'antica viabilità di dogana della Provincia di Grosseto, tratto da Rivista di storia dell'agricoltura n.82 giugno 1994
- Detti Fabio, Transumanza emigrazione ed insediamento - La Toscana meridionale e i nuovi villaggi in età moderna, Dottorato di ricerca in Storia urbana e rurale presso l'Università degli studi di Perugia
- Detti Fabio, La valle d'Albegna - Formazione ed evoluzioni dei paesaggi storici, a cura del Comune di Manciano e della amministrazione provinciale di Grosseto, 1998
Per limitarci ai casi di Murci e Poggioferro si può notare come i due villaggi siano post ...