Disagio minorile
DESCRIZIONE DEL PROBLEMA
Partendo da eventi di cronaca che hanno coinvolto il nostro territorio e hanno come protagonisti ragazzi minorenni o comunque giovanissimi, è doverosa una riflessione che ci impegni tutti, come comunità, sulla situazione giovanile. Ricordiamo l’omicidio Ramini: agosto 2013. Tra gli assassini, tutti giovanissimi, anche un minorenne. Furti alle scuole medie di Chiusi: febbraio 2014; sembrano essere stati coinvolti ragazzi giovanissimi. Ragazzini adescati attraverso offerte di denaro, favori o sigarette, in cambio di atti sessuali: marzo 2016. Ragazzo trovato morto per sospetta overdose, originario del nostro territorio: marzo 2017. Baby gang che si rendono artefici di atti vandalici nei giardini pubblici di Chiusi. I fatti raccontati sono solo una parte dello scenario introdotto. Ciò che accomuna tutti questi episodi è l’omertà, il silenzio e l’insabbiatura che viene istantaneamente messa in atto, per non far apparire il disagio e le bruttezze che potrebbero sconvolgere la nostra malsana utopica idea di “comunità felice”. Sono almeno quattro gli aspetti da tenere presenti quando si parla di disagio giovanile: 1. Struttura di accoglienza per minori – Casa famiglia il Girotondo. 2. Dispersione scolastica (abbandono scolastico senza conseguimento del diploma, spesso con conseguente condizione NEET- not in education, employment or training). 3. Occupazione giovanile. 4. Situazioni familiari disagiate sia da un punto di vista affettivo che economico (case popolari e assegni sociali).
OPZIONI
1. Situazione attuale.
2. Monitoraggio costante delle variabili di cui sopra.
3. Serie di interventi di prevenzione, sensibilizzazione al problema e risoluzione criticità.
4. Interventi comunali di supporto (anche di tipo economico) ed educazione ai familiari in stato di bisogno a causa delle difficoltà che vivono i figli.
5. Combinazione delle tre precedenti.
PORTATORI DI INTERESSE
Comune, Scuole, Società della Salute, Associazioni sociali e culturali del territorio, volontari, cooperative sociali.
PROBLEMI RELAZIONATI
Categorie protette, pari opportunità, welfare (non ancora trattati).
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