Differenze tra le versioni di "Uso del suolo/scansione fondiaria"
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Mancanza di corrispondenza fra la cartografia catastale e la realtà visiva del territorio. Modificazioni nelle colture e nella suddivisione delle particelle catastali.
Tuttavia il fenomeno almeno nel territorio di Scansano sta tendendo alla diminuzione grazie ai contributi europei che incentivano il ritorno alle attività di coltivazione.
In alcuni contesti tende quindi a prendere forma una diversa articolazione delle superfici che si può visualizzare in base a due esempi emblematici. Da una parte si specializzano le colture da autoconsumo e integrazione al reddito che occupano settori specializzati limitrofi ai centri abitati; qui le particelle ottenute per affitto prolungato o enfiteusi tendono a subire una intensificazione agronomica per impianto di colture specializzate spesso vite e olivo dove la vite e l'olivo da elementi promiscui tendono a separarsi fino adu800 occupare porzioni separate della stessa particella di solito di estensione inferiore all'ettaro di terreno. Dall'altra le aziende che si ristrutturano in base alla legge sulla bonifica integrale 1928 e si organizzano per mezzadria contrattualizzata arrivano al raggiungimento di una certa complessità organizzativa con ovvi riflessi paesistici sul finire del secondo dopoguerra. Si perde di fatto all'interno della azienda mezzadrile quel rapporto di prossimità tra colture che abbisognano di cura costante e il centro aziendale. In realtà spesso le colture di vite e olivo tendono ad occupare gli spazi meno produttivi e più ricchi di pietrame che in base ad una cura costante vengono progressivamente bonificati. In sostanza le colture legnose oltre che specializzarsi vengono separate da quelle aree destinabili alle colture cerealicole e all'allevamento in rotazione binaria. Tale situazione regge fino al completamento della riforma fondiaria e alla completa dismissione del sistema mezzadrile quando in sostanza molte unità poderali mezzadrili passano attraverso la concessione di mutui quarantennali e contemporaneamente alla nascita del sistema agricolo cooperativo a nuovi proprietari spesso ex mezzadri o altre figure sociali; tale passaggio spesso consiste anche in una parcellizzazione dell'unità aziendali. Si ha qui per la prima volta la nascita di una azienda diretto coltivatrice che si confronta direttamente con il mercato e specializza le colture diversificandole non solo in base a criteri autoconsumistici ma in base alle potenzialità imprenditoriali personali o anche indotte dallo sviluppo del sistemna cooperativo. Si è visto infatti che tutto il primo cinquantennio del novecento e buona parte dei due decenni successivi a differenza del secolo precedente (vedi l'uso del suolo nell'800) hanno visto l'affermazione delle colture attraverso fenomeni di adattamento delle colture alla struttura del suolo esistente. Dagli anni '70-'80 in poi è la modifica ex ante della superficie che ospita il nuovo impianto ad essere costruita e modellata affinchè l'impianto consenta una più agevole e redditizia coltivazione. Accanto a questi fenomeni che assumono carattere di lungo periodo e sintesi dello sviluppo delle modalità di coltivazione vanno segnalati fenomeni recenti e recentissimi di nuova organizzazione delle colture soprattutto vitivinicole anche se per ora non preponderanti (vedi sequenza fotografie satellitari uso del suolo scansione fondiaria) . In particolare si può notare come l'area delle Trasubbie abbia abbinato una ristrutturazione dei campi con una buona difesa del torrente come bene naturalistico (vedi l'uso del suolo nell'area delle Trasubbie) .
Soluzioni operative scarse; vale la pena comunque di aumentare la consapevolezza che le scansioni fondiarie e le realtà produttive possono generare elementi di continuità formale e visiva o discontinuità delle realtà produttive in relazione all’uso del suolo legato alle congiunture economiche grano contiguo a grano su proprietà diverse
- perdita di scansione
- allevamento contiguo a allevamento su proprietà diverse è mantenimento della scansione .
L'uso nell'800
- Biagioli G., L'agricoltura e la popolazione in Toscana all'inizio dell'ottocento, Pacini editore, 1975
- Zuccagni-Orlandini Attilio, Indicatore topografico della Toscana granducale, Giuseppe Polverini editore, 1856
Nell'800 come indicato nel testo di G.Biagioli - L'agricoltura e la popolazione in Toscana all'inizio dell'ottocento la suddivisione delle colture nella zona era completamente differente più eterogenea e non quasi monocolturale come oggi (vedi File:Biagioli - descrizione area.pdf File:Biagioli - ripartizione delle colture.pdf File:Biagioli - ripartizione colture nelle sottoaree.pdf) . A metà dell’800 nel testo di Zuccagni-Orlandini la superficie del comune di Scansano veniva suddivisa in aree vitate aree olivo-vitate aree da lavorativo nudo e aree a bosco; con queste ultime due nettamente in superiorità sulle altre (vedi File:Zuccagni-orlandini - scansano.pdf ).
L'uso del suolo nell'area delle Trasubbie
- Dipartimento delle politiche territoriali e ambientali, Analisi degli elementi naturalistici e formulazione di indicazioni gestionali per il t.Trasubbie, Scansano GR gennaio 2004
Il paragrafo dello studio analisi degli elementi naturalistici e formulazione di indicazioni gestionali per il T.Trasubbie, Scansano GR (vedi File:Parte naturalistica.pdf) relativo all'uso del suolo sviluppa il tema in relazione all'area del torrente Trasubbie.
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