Differenze tra le versioni di "Disagio minorile"

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Dispersione scolastica /situazione strutture accoglienza minori/disabilità /case popolari
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Partendo da eventi di cronaca che hanno coinvolto il nostro territorio e hanno come protagonisti ragazzi minorenni o comunque giovanissimi, è doverosa una riflessione che ci impegni tutti, come comunità, sulla situazione giovanile.
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Ricordiamo l’omicidio Ramini: agosto 2013. Tra gli assassini, tutti giovanissimi, anche un minorenne.
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Furti alle scuole medie di Chiusi: febbraio 2014; sembrano essere stati coinvolti ragazzi giovanissimi.
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Ragazzini adescati attraverso offerte di denaro, favori o sigarette, in cambio di atti sessuali: marzo 2016.
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I fatti raccontati sono solo una parte dello scenario introdotto. Ciò che accomuna tutti questi episodi è l’omertà, il silenzio e l’insabbiatura che viene istantaneamente messa in atto, per non far apparire il disagio e le bruttezze che potrebbero sconvolgere la nostra malsana utopica idea di “comunità felice”.
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Sono almeno quattro gli aspetti da tenere presenti quando si parla di disagio giovanile:
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4. Interventi comunali di supporto (anche di tipo economico) ed educazione ai familiari in stato di bisogno a causa delle difficoltà che vivono i figli.
  
3. Incontri scuole/associazioni sociali e culturali/
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5. Combinazione delle tre precedenti.
  
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Comune, Scuole, Società della Salute, Associazioni sociali e culturali del territorio, volontari, cooperative sociali.
  
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Comune, Scuole, Società salute, Associazioni
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Categorie protette, pari opportunità, welfare (non ancora trattati).
  
  
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Categorie protette, welfare (non ancora trattati)
 
  
  
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Versione attuale delle 14:47, 9 mag 2017

DESCRIZIONE DEL PROBLEMA

Partendo da eventi di cronaca che hanno coinvolto il nostro territorio e hanno come protagonisti ragazzi minorenni o comunque giovanissimi, è doverosa una riflessione che ci impegni tutti, come comunità, sulla situazione giovanile. Ricordiamo l’omicidio Ramini: agosto 2013. Tra gli assassini, tutti giovanissimi, anche un minorenne. Furti alle scuole medie di Chiusi: febbraio 2014; sembrano essere stati coinvolti ragazzi giovanissimi. Ragazzini adescati attraverso offerte di denaro, favori o sigarette, in cambio di atti sessuali: marzo 2016. Ragazzo trovato morto per sospetta overdose, originario del nostro territorio: marzo 2017. Baby gang che si rendono artefici di atti vandalici nei giardini pubblici di Chiusi. I fatti raccontati sono solo una parte dello scenario introdotto. Ciò che accomuna tutti questi episodi è l’omertà, il silenzio e l’insabbiatura che viene istantaneamente messa in atto, per non far apparire il disagio e le bruttezze che potrebbero sconvolgere la nostra malsana utopica idea di “comunità felice”. Sono almeno quattro gli aspetti da tenere presenti quando si parla di disagio giovanile: 1. Struttura di accoglienza per minori – Casa famiglia il Girotondo. 2. Dispersione scolastica (abbandono scolastico senza conseguimento del diploma, spesso con conseguente condizione NEET- not in education, employment or training). 3. Occupazione giovanile. 4. Situazioni familiari disagiate sia da un punto di vista affettivo che economico (case popolari e assegni sociali).


OPZIONI

1. Situazione attuale.

2. Monitoraggio costante delle variabili di cui sopra.

3. Serie di interventi di prevenzione, sensibilizzazione al problema e risoluzione criticità.

4. Interventi comunali di supporto (anche di tipo economico) ed educazione ai familiari in stato di bisogno a causa delle difficoltà che vivono i figli.

5. Combinazione delle tre precedenti.


PORTATORI DI INTERESSE

Comune, Scuole, Società della Salute, Associazioni sociali e culturali del territorio, volontari, cooperative sociali.

PROBLEMI RELAZIONATI

Categorie protette, pari opportunità, welfare (non ancora trattati).



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