Differenze tra le versioni di "Edificazione Macciano-Querce al Pino"

Da chiusiaperta.
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(correzioni introdotte tramite testo di Romano Romanini)
 
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'''Descrizione del problema'''
 
'''Descrizione del problema'''
  
Il Piano Operativo per Querce al Pino e Macciano prevede la possibilità di edificare circa 3.970 mq di superficie utile lorda (SUL) residenziale (corrispondente ad un incremento potenziale degli abitanti di 159 unità), 950 mq con destinazione industriale artigianale, 6.265 mq. di turistico ricettivo e 6.435 di direzionale terziario. Tradotto in termini di strutture costruibili le previsioni consentono la realizzazione di circa 50 alloggi (superficie media di circa 80 mq.), 125 nuove camere d’albergo (superficie media di circa 50 mq.) e 64 nuovi uffici (superficie media di circa 100 mq.).
 
  
''Residenziale''
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Il Piano Operativo per Querce al Pino e Macciano prevede la possibilità di edificare circa 3.970 mq di superficie utile lorda (SUL) residenziale (corrispondente ad un incremento potenziale degli abitanti di 99 unità), 950 mq con destinazione industriale artigianale, 6.265 mq. di turistico ricettivo e 6.435 di direzionale terziario. Tradotto in termini di strutture costruibili le previsioni consentono la realizzazione di circa 50 alloggi (superficie media di circa 80 mq.), 125 nuove camere d’albergo (superficie media di circa 50 mq.) e 64 nuovi uffici (superficie media di circa 100 mq.).
  
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Residenziale
 
Dal Censimento 2011 è possibile sapere che:
 
Dal Censimento 2011 è possibile sapere che:
 
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1. La popolazione residente è di 369 abitanti corrispondenti a 161 nuclei familiari (media 2,3 componenti a nucleo familiare) a cui aggiungere 19 stranieri.  
1. La popolazione residente è di 369 abitanti corrispondenti a 161 nuclei familiari (media 2,3 componenti a nucleo familiare) a cui aggiungere 19 stranieri.
 
 
 
2. Le abitazioni occupate risultano 159 mentre 18 sono quelle vuote. In linea di principio queste ultime sarebbero più che sufficienti a soddisfare il fabbisogno (teorico) di abitazioni che potrebbe determinarsi nei prossimi 5 anni se dovesse mantenersi l’attuale trend di diminuzione del n. di componenti per nucleo familiare (-6%) a parità di popolazione residente.
 
2. Le abitazioni occupate risultano 159 mentre 18 sono quelle vuote. In linea di principio queste ultime sarebbero più che sufficienti a soddisfare il fabbisogno (teorico) di abitazioni che potrebbe determinarsi nei prossimi 5 anni se dovesse mantenersi l’attuale trend di diminuzione del n. di componenti per nucleo familiare (-6%) a parità di popolazione residente.
 
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3. L’edificazione di Querce al Pino e Macciano è avvenuta nel ventennio 1960-1981. In questo periodo si sono realizzati 54 dei 69 edifici (78% del totale) ad uso residenziale esistenti al 2011. Dopo tale periodo si è assistito ad una brusca caduta della edificazione che ha visto realizzati 2 edifici (pari al 3% del totale) nei successivi 30 anni.  
3. L’edificazione di Querce al Pino e Macciano è avvenuta nel ventennio 1960 -1981. In questo periodo si sono realizzati 54 dei 69 edifici (78% del totale) ad uso residenziale esistenti al 2011. Dopo tale periodo si è assistito ad una brusca caduta della edificazione che ha visto realizzati 2edifici (pari al 3% del totale) nei successivi 30 anni.  
 
 
 
 
4. Per quanto riguarda l’andamento della popolazione, quella residente al 2001 era di 409 unità facendo registrare quindi una diminuzione di circa il 10% nel decennio.
 
4. Per quanto riguarda l’andamento della popolazione, quella residente al 2001 era di 409 unità facendo registrare quindi una diminuzione di circa il 10% nel decennio.
 
   
 
   
Sulla base di tali elementi appare difficilmente giustificabile una previsione edificatoria che consente nei prossimi cinque anni un incremento abitativo di circa il 25% (50 nuove abitazioni vs. le 177 esistenti) e un incremento di popolazione di circa il 42%. Anche valutando il trend della composizione dei nuclei familiari che in dieci anni passa da 2,6 a 2,3 componenti (riduzione del 11,5%), il fabbisogno di abitazioni nei prossimi cinque anni (a parità di popolazione) sarebbe complessivamente di 175 abitazioni.
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Sulla base di tali elementi appare difficilmente giustificabile una previsione edificatoria che consente nei prossimi cinque anni un incremento abitativo di circa il 25% (50 nuove abitazioni vs. le 177 esistenti) e un incremento di popolazione di circa il 27%. Anche valutando il trend della composizione dei nuclei familiari che in dieci anni passa da 2,6 a 2,3 componenti (riduzione del 11,5%), il fabbisogno di abitazioni nei prossimi cinque anni (a parità di popolazione) sarebbe complessivamente di 175 abitazioni.
 
Da escludere infine l’ipotesi che Macciano e Querce al Pino possano essere destinate ad assorbire tensioni abitative provenienti dagli altri nuclei abitati del territorio comunale (Chiusi Città, Chiusi Scalo,) perché il loro trend evolutivo (popolazione e edificazione residenziale) è qualitativamente e quantitativamente analogo.
 
Da escludere infine l’ipotesi che Macciano e Querce al Pino possano essere destinate ad assorbire tensioni abitative provenienti dagli altri nuclei abitati del territorio comunale (Chiusi Città, Chiusi Scalo,) perché il loro trend evolutivo (popolazione e edificazione residenziale) è qualitativamente e quantitativamente analogo.
  
''Turistico ricettivo''
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Turistico ricettivo
  
 
Le previsioni del PO fanno si che la Zona di Querce al Pino sia destinata a divenire il nuovo polo turistico-ricettivo del comune in quanto assorbe oltre l’80% del costruibile destinato al settore ricettivo, consente il raddoppio dell’attuale Multisala cinematografica e delle strutture commerciali ivi presenti e la realizzazione di un centro direzionale e congressuale.
 
Le previsioni del PO fanno si che la Zona di Querce al Pino sia destinata a divenire il nuovo polo turistico-ricettivo del comune in quanto assorbe oltre l’80% del costruibile destinato al settore ricettivo, consente il raddoppio dell’attuale Multisala cinematografica e delle strutture commerciali ivi presenti e la realizzazione di un centro direzionale e congressuale.
 
Infine va segnalata la manifesta volontà1 dell’Amministrazione (rinviata solo per esigenze elettorali) di procedere al raddoppio del Centro Commerciale Etrusco tramite la trasformazione della zona ove è collocato da Zona produttiva con vendita di prodotti tipici in Commerciale Grande Struttura di Vendita (GSV). Ciò infatti costituirebbe la condizione necessaria e sufficiente per utilizzare a centro commerciale  l’attuale piano interrato dell’edificio.
 
Infine va segnalata la manifesta volontà1 dell’Amministrazione (rinviata solo per esigenze elettorali) di procedere al raddoppio del Centro Commerciale Etrusco tramite la trasformazione della zona ove è collocato da Zona produttiva con vendita di prodotti tipici in Commerciale Grande Struttura di Vendita (GSV). Ciò infatti costituirebbe la condizione necessaria e sufficiente per utilizzare a centro commerciale  l’attuale piano interrato dell’edificio.
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'''Opzioni'''
 
'''Opzioni'''

Versione attuale delle 21:55, 3 dic 2017

Descrizione del problema


Il Piano Operativo per Querce al Pino e Macciano prevede la possibilità di edificare circa 3.970 mq di superficie utile lorda (SUL) residenziale (corrispondente ad un incremento potenziale degli abitanti di 99 unità), 950 mq con destinazione industriale artigianale, 6.265 mq. di turistico ricettivo e 6.435 di direzionale terziario. Tradotto in termini di strutture costruibili le previsioni consentono la realizzazione di circa 50 alloggi (superficie media di circa 80 mq.), 125 nuove camere d’albergo (superficie media di circa 50 mq.) e 64 nuovi uffici (superficie media di circa 100 mq.).

Residenziale Dal Censimento 2011 è possibile sapere che: 1. La popolazione residente è di 369 abitanti corrispondenti a 161 nuclei familiari (media 2,3 componenti a nucleo familiare) a cui aggiungere 19 stranieri. 2. Le abitazioni occupate risultano 159 mentre 18 sono quelle vuote. In linea di principio queste ultime sarebbero più che sufficienti a soddisfare il fabbisogno (teorico) di abitazioni che potrebbe determinarsi nei prossimi 5 anni se dovesse mantenersi l’attuale trend di diminuzione del n. di componenti per nucleo familiare (-6%) a parità di popolazione residente. 3. L’edificazione di Querce al Pino e Macciano è avvenuta nel ventennio 1960-1981. In questo periodo si sono realizzati 54 dei 69 edifici (78% del totale) ad uso residenziale esistenti al 2011. Dopo tale periodo si è assistito ad una brusca caduta della edificazione che ha visto realizzati 2 edifici (pari al 3% del totale) nei successivi 30 anni. 4. Per quanto riguarda l’andamento della popolazione, quella residente al 2001 era di 409 unità facendo registrare quindi una diminuzione di circa il 10% nel decennio.

Sulla base di tali elementi appare difficilmente giustificabile una previsione edificatoria che consente nei prossimi cinque anni un incremento abitativo di circa il 25% (50 nuove abitazioni vs. le 177 esistenti) e un incremento di popolazione di circa il 27%. Anche valutando il trend della composizione dei nuclei familiari che in dieci anni passa da 2,6 a 2,3 componenti (riduzione del 11,5%), il fabbisogno di abitazioni nei prossimi cinque anni (a parità di popolazione) sarebbe complessivamente di 175 abitazioni. Da escludere infine l’ipotesi che Macciano e Querce al Pino possano essere destinate ad assorbire tensioni abitative provenienti dagli altri nuclei abitati del territorio comunale (Chiusi Città, Chiusi Scalo,) perché il loro trend evolutivo (popolazione e edificazione residenziale) è qualitativamente e quantitativamente analogo.

Turistico ricettivo

Le previsioni del PO fanno si che la Zona di Querce al Pino sia destinata a divenire il nuovo polo turistico-ricettivo del comune in quanto assorbe oltre l’80% del costruibile destinato al settore ricettivo, consente il raddoppio dell’attuale Multisala cinematografica e delle strutture commerciali ivi presenti e la realizzazione di un centro direzionale e congressuale. Infine va segnalata la manifesta volontà1 dell’Amministrazione (rinviata solo per esigenze elettorali) di procedere al raddoppio del Centro Commerciale Etrusco tramite la trasformazione della zona ove è collocato da Zona produttiva con vendita di prodotti tipici in Commerciale Grande Struttura di Vendita (GSV). Ciò infatti costituirebbe la condizione necessaria e sufficiente per utilizzare a centro commerciale l’attuale piano interrato dell’edificio.



Opzioni

1. Mantenimento delle previsioni di piano

2. Tagli alle previsioni tramite variante


Portatori di interesse

Comune, proprietari dei suoli, titolari attività economiche, forze politiche, associazioni ambientaliste.


Aree di decisione relazionate


Piano strutturale, piano operativo, edificazione a Montallese


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